Rifarsi i denti: quanto costa in Italia, in Croazia e altrove all’estero

Rifarsi i denti

Rifarsi i denti può costare caro: in questo articolo vedremo quali sono i costi di un impianto dentale in Italia e in Croazia ed in altri paesi europei verso i quali, negli ultimi anni, si è sviluppato un vero e proprio flusso di “turismo dentale”, visti i costi decisamente più convenienti praticati dalle cliniche dentistiche locali.

Rifarsi i denti in Italia: quanto costa

Il costo di un impianto dentale in Italia varia in base ad una serie di fattori, come per esempio la regione in cui lo si esegue ma anche ad elementi clinici e tecnici che provocano significative oscillazioni di prezzo.

Fattori che incidono sul prezzo sono ad esempio la difficoltà dell’estrazione di denti inclusi oppure dalla necessità di praticare degli innesti ossei che fungano da base di aggancio per l’impianto stesso. Anche la componentistica rappresenta una voce di spesa rilevante e quindi capace di influenzare il prezzo finale dell’impianto: le protesi dentali infatti possono essere realizzate in molteplici materiali (dalla più economica resina alla più costosa ceramica, in particolare se stratificata); ovviamente le fasce di prezzo degli impianti sono varie per venire incontro alle possibilità di spesa delle più larga maggioranza di pazienti possibile.

Inoltre, accanto all’estrazione e all’innesto dell’impianto dentale è possibile prendere in considerazione anche altre alternative come la cura canalare e devitalizzazione, più economica, o il ponte dentale, una sostituzione fissa dei denti mancanti che si ancora letteralmente ai denti sani vicini, che mantengono saldo l’impianto. In questo caso il prezzo è simile rispetto a quello dell’impianto dentale tout-court.

Infine, la regione o la città in cui si sceglie di effettuare l’impianto influiscono sui costi: le metropoli hanno costi più elevati, anche in ragione del fatto che le spese di gestione di studio e affitto sono normalmente più alte. In generale nelle città di dimensioni più contenute e al Sud il prezzo medio degli impianti dentali è più basso.

Basandosi su un’inchiesta condotta da Altroconsumo su un campione di 6 città italiane (Bari, Bologna, Torino, Milano, Roma e Napoli) per quanto riguarda il costo di un impianto dentale, il prezzo medio praticato dai dentisti si aggira tra i 1.000,00 euro e i 3.000,00 euro. Al prezzo dell’impianto è sovente da sommare il costo della corona, portando il costo complessivo dell’intervento a circa 2.000,00 euro. Il costo di un ponte è pressapoco il medesimo di un impianto e ovviamente dipende dalla condizione in cui versano i denti a cui va ancorato.

In generale il prezzo di un impianto al titanio costa tra i 950,00 euro ai 2.000,00 euro a Bari, tra i 700,00 euro e i 1700,00 euro a Bologna, tra i 700,00 euro e i 1750,00 euro a Milano, tra gli 800,00 euro e i 1800,00 euro a Napoli, tra i 720,00 euro e i 2200,00 euro a Roma, tra i 600,00 euro e 1350,00 euro a Torino: questo fa sì che il prezzo medio di un impianto, in Italia, si aggiri intorno ai 1194,00 euro e che Torino sia la città più conveniente mentre Roma e Napoli le più costose in cui effettuare un intervento di questo tipo.

Da uno studio effettuato da Dentisti Associati incrociando i dati relativi all’inchiesta di Altroconsumo alle tariffe dentistiche di vari studi in diverse città italiane, reperiti sul portale dottori.it, si evince che nelle stesse città il costo di un impianto con corona costa 1730,00 euro (costo medio della corona 758,00 euro) a Roma, 1880,00 euro a Milano (costo medio della corona 732,00 euro), 1596,00  euro a Napoli (costo medio della corona 648,00 euro), 1763,00 euro a Bologna (costo medio della corona 735,00 euro), 1597,00 euro a Torino (costo medio della corona 685,00 euro), 1531,00 euro a Bari (costo medio della corona 700,00 euro), 1558,00 euro a Palermo (con un costo medio della corona di 678,00 euro), che è quindi uno dei capoluoghi di regione più economici in cui effettuare un impianto.

La regione più conveniente in cui sottoporsi ad impiantologia dentale è però la Puglia, in cui il costo medio di un impianto completo di corona è di 1494,00 euro, seguita dal Piemonte, dove il costo di un impianto con corona è mediamente di 1515,00 euro,  dal Veneto, in cui impianto e corona costano mediamente circa 1600,00 euro e dalla Lombardia, in cui un impianto completo di corona costa intorno ai 1614,00 euro. Seguono nella classifica delle regioni dalla più economica alla più costosa la Sicilia (impianto con corona al costo medio di 1663,00 euro), la Campania (impianto e corona costano in media 1666,00 euro), l’Emilia Romagna, dove il prezzo di un  impianto completo è di 1676,00 euro) e il Lazio, la regione più costosa, in cui un impianto con corona costa in media 1788,00 euro: quasi 300,00 euro in più rispetto all’analogo intervento effettuato in Puglia o in Piemonte.

Bisogna tenere presente che è bene evitare impianti cosiddetti low-cost, sovente realizzati con materiali di bassa qualità o effettuati e trattati da personale non sufficientemente qualificato e in tempi e modi inadeguati. Occorre ricordare che le terapie odontoiatriche richiedono tempi lunghi: oltre all’intervento in sé, va seguito un iter specifico di “riabilitazione” in cui svolgono un ruolo importantissimo i controlli periodici dal dentista.

Rifarsi i denti in Croazia

Come abbiamo detto in apertura a questo articolo, negli ultimi anni un numero sempre maggiore di italiani ha optato per “delocalizzare” le proprie cure dentistiche verso Paesi dell’Unione Europea in cui il loro costo è minore (come la Croazia, l’Ungheria, la Romania, la Serbia e l’Albania). La portata del fenomeno è tale da aver generato la definizione di “turismo dentale” per designare il movimento di persone che dal nostro Paese si reca verso mete dell’Est Europa per ricevere cure dentistiche low-cost erogate nel giro di pochi giorni e, spesso, trascorrere qualche giorno di vacanza nella nazione ospitante, con formule ed offerte che assomigliano effettivamente molto a quelle proposte dai tour operator. Si stima che nel solo 2017 circa 44.000 italiani si siano rivolti a dentisti e cliniche dentistiche estere.
Le ragioni di questa fuga verso la Croazia e altri Paesi dell’Est è dovuta sicuramente al costo inferiore degli impianti ma anche ai tempi  di attesa molto brevi rispetto a quelli lunghissimi che contraddistinguono il Servizio Sanitario Nazionale, in particolare per i pazienti che in Italia possono permettersi con difficoltà di effettuare cure al di fuori del sistema mutualistico.

In Croazia, una delle mete più gettonate del turismo dentale italiano, il risparmio a cui si va incontro scegliendo di effettuare in loco un impianto dentale in una delle molte cliniche sparse sul territorio nazionale e nelle maggiori città è notevole: il costo di un impianto dentale – stando alle tariffe riportate dal sito croaziadentisti.it – può variare tra i 700,00 euro e i 1000,00 euro (tenendo presente che possono esservi oscillazione dovute alle condizioni fisiche del paziente, alla tipologia di impianto, all’impiego di tomografia, alla complessità dell’intervento, ecc.) . Al termine dell’impianto, dopo alcuni mesi, il paziente dovrà tornare per completare la costruzione della corona dentale. Questo prezzo decisamente conveniente è dovuto alla diversa tassazione croata (20%), rispetto a quella italiana, più onerosa, e, con un costo della vita nettamente inferiore, anche le spese di mantenimento di cliniche e studi e di retribuzione del personale incidono a ribasso sul prezzo finale. A rendere più allettante la possibilità di effettuare cure odontoiatriche in Croazie è anche il fatto che, molto spesso, il viaggio verso il Pese e l’alloggio sono “offerti” dalla clinica dentistica, che mette a disposizione anche una proposta turistica da affiancare alla cura.

Il quadro presentato piò indurre a pensare che sia incondizionatamente più conveniente valicare il confine per sistemare la propria dentatura e non svuotare il portafoglio, ma è bene ricordare che le norme igieniche-sanitarie vigenti in Croazia sono differenti rispetto a quelle italiane – il che non significa che qualità delle cure non sia in assoluto considerata buona e che nel Paese non operino cliniche e professionisti d’eccellenza, che ovviamente esistono e applicano prezzi molto meno low-cost del previsto –  e che i tempi clinici vanno rispettati, il che sottende che l’iter post impianto debba essere vigilato  con continuità dal medico che lo ha seguito ed implica quindi periodici ritorni in Croazia per le visite routinarie.

Turismo dentale in Albania, Ungheria, Serbia e Romania

In Albania molte cliniche odontoiatriche offrono pacchetti all-inclusive al prezzo di 900,00 euro al quale sommare 700,00 euro di cura impiantologica che permettono in 4-5 giorni di godere delle bellezze naturali e monumentali di Tirana e dintorni, soggiornare in albergo o appartamento, effettuare l’intervento e rientrare in Italia. In Albania molti professionisti parlano perfettamente italiano per cui le difficoltà di comunicazione sono scongiurate.

Anche l’Ungheria, la Serbia la Romania attraggono ogni anno migliaia di italiani in cerca di una nuova dentatura: in questi Paesi dell’Unione Europea i prezzi delle cure costano tra il 50% e il 60% in meno rispetto all’Italia e le tecnologie utilizzate sono all’avanguardia ed i professionisti molto qualificati ed avvezzi ad una clientela internazionale.

La panoramica sul turismo dentale si conclude: le opzioni praticabili e convenienti sono tante ma è bene considerare attentamente il Paese e soprattutto la clinica o il professionista al quale affidare un’area di intervento così delicata come quella dei denti. Prima di partire occorrerà scegliere oculatamente la struttura alla quale rivolgersi, informarsi su qualifiche e adeguatezza della stessa e dei suoi professionisti rispetto agli standard europei ed italiani e ricordare che sarà necessario tornare più volte per dare continuità alla terapia odontoiatrica, contraddistinta da tempi lunghi e da controlli frequenti e puntuali.

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