Chirurgia Maxillo Facciale: rischi, costi, opinioni dai forum e differenze prima e dopo

Chirurgia maxillo facciale

La chirurgia maxillofacciale è un ramo chirurgico che comprende gli interventi volti a correggere difetti ed alterazioni dei tessuti molli della bocca e del viso, sia che essi siano congeniti che provocati da incidenti o malattie.

Sempre più spesso molti pazienti ricorrono alla competenza di uno specialista in chirurgia maxillofacciale per correggere asimmetrie evidenti del viso, spesso contemporaneamente all’esecuzione di altri interventi di chirurgia estetica o ricostruttiva.

In prevalenza e più comunemente però il chirurgo maxillofacciale interviene per porre rimedio a situazioni di malaocclusione, che limitano la funzione masticatoria e possono provocare anche gravi danni a livello osteoarticolare, correggendo il problema e ripristinando la corretta masticazione. Una tipologia di intervento frequente e ancora differente, ma affine a quello appena illustrato, riguarda invece la correzione di danni provocati da traumi: è questa una situazione comune tra chi pratica discipline sportive da contatto (una su tutte, a titolo d’esempio, è la boxe).

Come abbiamo visto, il campo di azione della chirurgia maxillofacciale è essenzialmente il viso, quindi una parte del corpo estremamente delicata e quindi, per molti versi, un’area rischiosa sulla quale andare ad operare: oggi, grazie a metodologie e a strumenti chirurgici sempre più raffinati e tecnologicamente avanzati, tali interventi vengono eseguiti con margini di successo molto ampi e con disagi per il paziente estremamente limitati. Allo stato attuale, operazioni ormai definibili di routine come la correzione di asimmetrie ossee o il riallineamento della mandibola o della mascella non lasciano più segni evidenti (cicatrici, ferite) e solitamente tali interventi vengono eseguiti con la formula del ricovero in day-hospital o, nei casi più complicati, con una degenza di massimo 24 ore. Il pieno recupero dell’utilizzo della bocca e del suo movimento si ottiene di norma nell’arco di poche settimane.

Infine, sono sempre più numerose le cliniche d’eccellenza, non solo private ma anche pubbliche, che hanno adottato dei protocolli che permettono di eseguire interventi inerenti le macrocclusioni dentoscheletriche agendo sulla mobilitazione della mandibola o della mascella senza prevedere il bloccaggio intramascellare postoperatorio, che era indispensabile fino a pochi anni fa e che costituiva una delle maggiori fonti di disagio e sofferenza per il paziente.

Rischi della chirurgia maxillofacciale

Le operazioni di chirurgia maxillofacciale non sono né più complesse né più rischiose di qualsiasi altro tipo di intervento chirurgico. Ovviamente, per scongiurare ogni rischio, è essenziale rivolgersi sempre a specialisti di comprovata esperienza e a strutture opportunamente qualificate ad eseguire le operazioni di cui si necessita. In Italia esistono molte cliniche, sia pubbliche che private e/o convenzionate con la sanità pubblica, presso le quali prestano servizio specialisti di fama nazionale ed internazionale.
La chirurgia maxillofacciale sovente implica il ricorso all’anestesia generale: questa pratica, innocua per la salute del paziente, deve essere somministrata da un’anestesista esperto, dopo la verifica della sussistenza di tutti I parametri fisici necessari.

Ogni intervento di chirurgia maxillofacciale è preceduto da un iter molto scrupoloso in cui l’analisi preventiva delle caratteristiche del paziente riveste un ruolo centrale: esami diagnostici e la TAC sono tappe obbligate del percorso verso l’operazione e, in casi di interventi specifici come quelli alla mandibola, viene attentamente studiato il percorso del nervo mandibolare per evitare il suo lesionamento o rescissione in fase operatoria. I danni che eventualmente potrebbero scaturire dalla lesione o rescissione del nervo normalmente vengono corretti senza particolari difficoltà nel giro di poche settimane, garantendo il pieno recupero della sensibilità del nervo.

Talvolta, il decorso postoperatorio può presentare delle complicazioni e mettere a dura prova la resistenza e pazienza dei pazienti: gonfiori ed edemi caratterizzano spesso la degenza, scomparendo però nell’arco di 6-8 settimane. Antibiotici e antidolorifici saranno i principali alleati dei degenti in questa fase, in cui sarà altrettanto fondamentale prestare particolare attenzione durante la somministrazione dei pasti (che nelle settimane successive all’operazione saranno a base di soli liquidi, onde evitare la masticazione) ed eseguire in maniera scupolosissima la routine di igiene orale. Insonnia, dimagrimento e umor nero possono caratterizzare questo momento del percorso postoperatorio, ma nel giro di poche settimane la situazione tornerà ai livelli a preoperatori da tutti i punti di vista.

Costi degli interventi di chirurgia maxillofacciale

Gli interventi di chirurgia maxillofacciale hanno un costo piuttosto sostenuto, proprio perché implicano un alto tasso di tecnologia negli strumenti necessari a realizzarli e per ls delicatezza della zona sulla quale si opera. Come abbiamo ripetuto, tali operazioni possono essere richieste dal paziente – su consiglio del medico e del chirurgo – per ragioni legate alla salute o invece eseguiti per ragioni di miglioramento estetico.

Nel primo caso, se il motivo dell’intervento ha delle comprovate ragioni mediche, perorate da referti e perizie, l’operazione può essere eseguita in una struttura pubblica – presso la quale normalmente i tempi di attesa sono più dilatati – ed il costo dell’operazione viene sostenuto per intero  dal Sistema Sanitario Nazionale.
Una operazione di chirurgia maxillofacciale, eseguita per ragioni mediche o estetiche, in una clinica privata può invece costare tra i 5.000 e gli 8.000 euro, mentre se si ricorre a strutture pubbliche e/o private ma convenzionate con il pubblico, in particolare per interventi di miglioramento estetico, il costo si riduce a cifre comprese tra i 3.000 e i 5.000 euro.

Opinioni sui forum e differenze prima e dopo

L’esperienza di molti pazienti che si sono sottoposti a interventi di chirurgia maxillofacciale per ragioni estetiche o mediche è rintracciabile in moltissimi forum online: il giudizio dei pazienti è generalmente più che positivo. Molti sono soddisfatti del miglioramento che un’operazione maxillofacciale ha apportato alla loro vita quotidiana: per chi aveva problemi medici legati ai tessuti molli di viso e bocca, l’intervento ha innalzato la qualità della vita, eliminando fastidi e dolori che prima rendevano sgradevoli molti momenti della giornata (come ad esempio i pasti o anche, semplicemente, parlare e muovere la bocca). Chi invece si è sottoposto a chirurgia per motivi estetici è altrettanto soddisfatto: l’autostima trae nuova linfa da un migliorato aspetto fisico, che spesso combacia con l’ideale di sé che si aveva in mente prima dell’operazione e che per molti versi appariva irraggiungibile. Un viso più armonico e proporzionato aumenta la percezione di sé e quindi la sicurezza verso gli altri.

Nei forum tanti ex pazienti rilevano anche le difficoltà dell’iter postoperatorio: gonfiori, lividi e sanguinamenti sono purtroppo effetti collaterali sgradevoli quanto normali quando si effettuano operazioni di questo tipo. Molti pazienti invitano i lettori dei forum a perseverare nell’esecuzione della routine di cura postoperatoria e a sottoporsi puntualmente ai controlli medici periodici. La raccomandazione comune che emerge nei forum a proposito della chirurgia maxillofacciale è comunque quella di rivolgersi sempre e solo a strutture e professionisti qualificati: il viso è una questione molto delicata!

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