Dieta post parto: cosa mangiare dopo il parto cesareo o naturale, in allattamento e dopo

Dieta post parto

Il periodo della gravidanza è sicuramente indimenticabile per ogni donna: che tutto fili liscio, o che si soffrano quei piccoli fastidi e dolori tipici della gestazione, portare in grembo il proprio bambino è un’esperienza che rende diversa qualsiasi donna. Come è normale durante la gravidanza, però, si prendono dei chili, alcuni fisiologici, altri invece dovuti a qualche sgarro alimentare di troppo e ad una vita necessariamente più sedentaria, soprattutto negli ultimi mesi. Ecco che allora per quasi tutte le donne è necessario affrontare una dieta post parto per riprendere la forma fisica di prima; vediamo allora cosa mangiare dopo il parto cesareo o dopo quello naturale, in allattamento e dopo.

Dieta post parto: ecco cosa mangiare dopo il parto cesareo o naturale

Tra i disturbi e i fastidi che possono capitare ad una donna in stato interessante, uno di quelli che più spaventa molte partorienti riguarda i chili di troppo: spesso infatti una donna è molto attenta alla sua linea fisica, riesce ad avere più o meno il controllo del proprio corpo, mentre durante una gravidanza il fisico reagisce in maniera diversa a tutte gli stravolgimenti che gli accadono durante i nove mesi. Ecco che allora tra stress, ormoni, una vita necessariamente più sedentaria e anche un po’ di inesperienza, dopo aver partorito ci si ritrova non soltanto a dover smaltire quei chili di troppo che si acquisiscono normalmente e che poi scompariranno da soli alla ripresa delle normali attività, ma anche quelli che si sono acquisiti in più e che sono andati a depositarsi nelle zone più critiche del corpo. Se, infatti, prendere dei chili in più soprattutto come è ovvio sulla zona della pancia e dei fianchi è del tutto normale, e ci vorranno anche delle settimane prima di sgonfiarsi del tutto e ritornare alle forme di prima, i chili che devono far scattare un piccolo campanello d’allarme sono quelli che si vanno a depositare in altre zone del corpo, come natiche, interno cosce e gambe. Ecco che allora in questi casi è bene iniziare una dieta post parto che aiuti a smaltire nel giusto tempo quel peso che si è acquisito durante la gravidanza. Ma cosa mangiare dopo un parto naturale o dopo un parto cesareo? Innanzitutto uno dei consigli che si dovrebbero dare a tutte le neo mamme è quello di non fissarsi con il proprio corpo nei primi mesi di vita del bimbo e subito dopo il parto, per non rischiare di vivere male un periodo importante come quello dell’allattamento.

Quello che bisogna sapere, infatti, è che anche se ci si vede diverse dopo il parto, non bisogna lasciarsi andare o pensare che sarà impossibile riacquistare il proprio peso forma, perché con un po’ di tempo, costanza e pazienza il proprio corpo tornerà come era prima. Inoltre, fatto da non trascurare, dopo aver partorito e quindi dopo che sia passato il giusto periodo di ripresa, soprattutto dopo un parto cesareo o dopo un parto naturale che ha portato qualche complicazione in più del previsto, è necessario tornare a fare una vita il più possibile attiva. Niente di troppo stressante o troppo impegnativo, ma dopo il via libera del ginecologo, sarete libere di riprendere uno stile di vita più movimentato di quello che non potevate avere durante gli ultimi mesi del parto. Adesso c’è un neonato a cui badare è vero, ma non è una scusa per chiudersi dentro casa e cambiare il proprio stile di vita; il modo migliore, anche per non cadere nella temuta depressione post parto, è quello di ritagliare del tempo anche per sé stesse, facendosi anche aiutare dalle persone che vi sono vicine, soprattutto dal papà. Concedersi qualche camminata, stare un po’ al parco al sole, riprendere a farsi qualche nuotata sono attività fisiche consigliate per una donna che ha partorito e che vorrebbe riacquistare il peso forma di prima. Per quello che riguarda la dieta post parto vera e propria, invece, bisogna tenere a mente che nei primi mesi di vita del bambino non è necessario sottoporsi ad una dieta troppo stressante e rigida. Un regime alimentare di colpo troppo ristretto, rischia infatti di portare via tutte quelle energie necessarie ad una neo mamma, che deve essere in grado di seguire con attenzione ed efficacia tutti i bisogni del bambino appena nato.

In questo caso, quindi, quando si decide di affrontare una dieta post parto, quello che bisogna sapere è che non si devono seguire delle dieta fai da te, ma avere un regime alimentare controllato e soprattutto sano. Innanzitutto non bisogna mai saltare nessun pasto durante la giornata, partendo dalla colazione: questa, infatti, è davvero uno dei momenti più importanti della giornata e non va assolutamente dimenticata. Dopo una notte insonne, come spesso sono quelle delle neo mamme alle prese con le veglie notturne, la colazione è necessaria e deve essere assolutamente completa, in moda da fornire le giuste energie dopo una lunga notte, in vista di una giornata che sarà altrettanto stressante. L’esempio di una colazione adatta è quella che comprende una tazza di latte con i cereali, o un vasetto di yogurt alla frutta, insieme ad alcuni biscotti secchi, oppure a delle fette biscottate con la marmellata, ma senza burro. E per finire andrebbe bene anche un frutto, come un kiwi o una susina o un mandarino, a seconda della stagione, visto che a volte per stare dietro al bimbo ci si dimentica di fare lo spuntino di metà giornata. Dopo una buona colazione, ecco che arrivano il pranzo e la cena, altro pasto giornaliero assolutamente da non sottovalutare: ma cosa mangiare? Partiamo per prima cosa dai cibi da evitare in una dieta post parto; questi comprendono: caffè, alcol, arachidi, molluschi e crostacei, cioccolata, formaggi molto fermentati e carne come la selvaggina. Questo perché, sia che si allatti o meno, sono alimenti che non servono in una dieta post parto e che nel caso si vogliano comunque assumere, lo si deve fare in maniera controllata.

Allattamento: ecco cosa mangiare in una dieta post parto

In una dieta post parto l’importante, oltre ad un regime alimentare sano e controllato, è sapere cosa mangiare quando si è in periodo di allattamento: quello che una mamma assume, infatti, passa in maniera diretta al bambino, per questo anche tutte quelle donne che superano in maniera brillante la gravidanza e non hanno preso molti chili nel frattempo, devono comunque prestare attenzione a quello che mangiano, per far sì che il bambino non abbia dei disturbi conseguenti. Infatti oltre agli alimenti sopra elencati, che se non del tutto eliminati devono preferibilmente essere presi lontani uno dall’altro e in quantità molto limitate, ce ne sono degli altri che potrebbero andare a disturbare il bambino durante l’allattamento, e cioè tutti quei cibi particolarmente forti, difficili da digerire, come aglio, cipolla, spezie, peperoncino, funghi, cavoli, asparagi, e carciofi. Se proprio non se ne può fare a meno è anche vero che il bambino tende ad abituarsi presto ai nuovi sapori, l’importante è assumerli almeno all’inizio in piccole quantità, in modo tale che il neonato non ne sia disturbato eccessivamente. Altro fattore da tenere a mente per tutte le mamme riguarda gli zuccheri: abbiamo detto che sia che si allatti o meno, nel mettere in atto una dieta post parto bisogna tenere a mente che bisogna comunque assumere il giusto apporto calorico, in modo da avere energie sufficienti per occuparsi in maniera efficace e attiva di un bambino appena nato.

Una mamma che ha da poco partorito e che deve prestare più attenzione del solito nel sapere cosa mangiare in una dieta post parto che sia il più possibile equilibrata, deve anche sapere che non può affidarsi ad una dieta fai da te o impegnarsi in un regime alimentare che sia troppo restrittivo; infatti tutti gli specialisti del settore concordano nel sostenere che una donna che sta allattando deve assumere circa 500 kcal in più al giorno, rispetto ad una dieta qualsiasi. Ovviamente queste calorie non sono da ricercare in tutti i tipi di cibi, ma devono arrivare da alimenti che siano ricchi di vitamina D e di calcio, come ad esempio uova, formaggi, latte e yogurt (interi e non scremati). Ma non solo: per il benessere fisico e mentale della neomamma, è anche consigliabile uscire almeno una volta al giorno ed esporsi per minimo un quarto d’ora alla luce del sole: in questa maniera si assumerà naturalmente la giusta dose di vitamina D, nonché il giusto buon umore per continuare al meglio la giornata accanto al proprio bimbo. Inoltre non ci si deve dimenticare di assumere anche del pesce: se da eliminare (anche se non del tutto) come abbiamo visto sono i molluschi e i crostacei, tuttavia è consigliabile assumere quel pesce grasso e ricco di Omega 3, come il salmone e le sardine, e altri tipi di pesce. Inoltre da non sottovalutare è anche il fatto che esistano anche dei grassi sani, e che questi sono importanti in un periodo delicato come quello dell’allattamento, perché contribuiscono in maniera decisiva all’incremento della produzione di latte materno.

Sarebbero degli acidi grassi che il nostro organismo non è in grado di produrre autonomamente e quindi sono da andare a ricercare nei cibi maggiormente indicati, come la frutta secca: pinoli, mandorle, noci, pistacchi, o nei semi, come quelli di sesamo, di girasole, di zucca e di lino. Una cosa importante da ricordare per tutte le mamme che sono nel periodo dell’allattamento è che, se è vero che una donna che allatta ha bisogno di un apporto calorico maggiore e di energie in più, d’altra parte è fondamentale che queste non si ricerchino esclusivamente negli zuccheri, e quindi nei dolci. Gli zuccheri sono la prima cosa che viene in mente quando si parla di incremento energetico, tuttavia per una mamma che sta allattando, e in generale per qualsiasi tipo di persona che deve tenere sotto controllo l’alimentazione, l’apporto di zuccheri, soprattutto di quelli raffinati, deve essere controllato abbastanza rigidamente. Soprattutto da evitare sono tutti quegli spuntini fuori orario, magari per sopperire ad un pasto saltato per stare dietro al piccolo appena nato, che sono a base di zuccheri: a stomaco vuoto, infatti, è sempre sconsigliabile lasciarsi andare a questi piccoli peccati di gola, che fanno sbalzare la glicemia, e che sbilanciano la linea e l’umore della mamma. Se, quindi, ci si volesse concedere comunque  qualche piccolo sfizio, si consiglia di farlo di mattina appena alzate, durante la colazione, o comunque dopo un pasto completo, meglio se dopo pranzo: in questo caso bisogna comunque evitare creme o dessert troppo grassi. Al loro posto meglio un ciambellone fatto in casa, preferibilmente con farine integrali e senza burro.

Dieta: cosa mangiare dopo l’allattamento

Abbiamo visto come una donna che stia allattando debba sempre pensare non soltanto alla sua linea e alla sua forma fisica, ma anche a quello che sta trasmettendo al bambino e alle energie che le servono per seguire con efficacia il nuovo arrivato. Benché il cordone ombelicale sia già staccato, allora, il periodo dell’allattamento vede ancora molto uniti, quasi in simbiosi, una madre con il proprio figlio, ecco perché nel caso una mamma si accorgesse di non riuscire a smaltire quei chili di troppo presi durante la gravidanza, dovrebbe rimandare la dieta effettiva a dopo l’allattamento. Come abbiamo visto, però, anche durante questo periodo si deve seguire un’alimentazione controllata, e il latte materno non è un’ulteriore scusa per aumentare ancora di peso. Tuttavia una volta svezzato completamente o quasi il bambino, ecco che si può finalmente tornare a pensare a sé stesse con più decisione; vediamo allora cosa mangiare in una dieta post parto, una volta finito il periodo dell’allattamento. Innanzitutto si presuppone che una volta smesso l’allattamento una donna abbia qualche momento libero in più: il bambino infatti rapidamente imparerà a mangiare le pappette, che si possono preparare anche con il giusto anticipo, e in questo modo si potrà dedicare del tempo a sé stesse. Per tutte le donne che hanno un aiuto, o che hanno un marito presente e attento, è quindi consigliabile che si riprenda una sana attività fisica, magari riprendendo la palestra (se prima la si praticava) o concedendosi almeno una passeggiata fuori di circa 40 minuti a ritmo sostenuto.

In questo modo, anche se ci vorrà un po’ di tempo, e con i giusti esercizi mirati sulle zone nelle quali vi sembra che si sia accumulato il grasso, sarà più facile iniziare a perdere peso e tornare alla linea di prima. Senza nessuna fretta, perché il gonfiore attorno alla pancia può andare via anche dopo mesi, dipende dal fisico di ognuna, si può anche iniziare a fare una dieta dopo allattamento, che sia varia, sana ed equilibrata. La colazione rimane il pasto più importante, e non va mai saltata, per quanto ci si possa sentire stanche di prima mattina, dopo magari una notte insonne: è bene iniziare la giornata con le giuste energie e quindi con una spremuta fresca, oppure con una tazza di latte parzialmente scremato con del caffè o dell’orzo, o un the verde (meglio se senza zucchero); nel latte vanno bene i cereali, mentre con il the o con una spremuta ci si possono concedere due o tre fette biscottate con un velo di marmellata. Attenzione, inoltre, a non saltare mai lo spuntino di metà giornata, sia al mattino che al pomeriggio: si deve evitare infatti di arrivare troppo affamati ai due pasti principali come il pranzo e la cena, altrimenti si rischiano le abbuffate. Negli spuntini vanno bene due o tre biscotti secchi, dei pavesini, un frutto o uno yogurt magro; basta che non ci siano zuccheri raffinati, merendine, creme o lieviti.

Per quanto riguarda il pranzo e la cena, invece, la cosa migliore sarebbe quella di praticare la cosiddetta dieta dissociata: in questo modo nell’arco di un’intera giornata si assumeranno tutti gli alimenti necessari, evitando però combinazioni rischiose. Sempre meglio infatti non mischiare i carboidrati alle proteine: in questo modo si farà un pasto completo ma più facilmente digeribile per il nostro organismo. Se non si vuole rinunciare alla pasta o al pane, ad esempio, ricordiamo che è sempre meglio assumerli durante il pranzo, che a cena, e che non vanno superati gli 80 g di pasta, e i 70 g di pane (meglio se integrali). Da evitare a qualsiasi ora i condimenti troppo pesanti, a base di soffritti e salse, mentre si consiglia di cucinare sempre con condimenti a base di olio a crudo, e di praticare cotture leggere, come quelle al forno o al vapore, dicendo addio a fritture e a lunghi soffritti in pentola. A pranzo, quindi, la pasta si può accompagnare a delle verdure fresche di stagione, mentre a cena ci si può concedere della carne magra o del pesce, accompagnati anche qui da verdure e insalate. I legumi vanno mangiati a parte e comunque lontani dalla carne: durante il pranzo una zuppa o una minestra di verdure e legumi è sana e nutriente, ma non deve essere accompagnate da nessun altro alimento, se non da 50 g circa di pane integrale.

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