Gravidanza extrauterina: sintomi, valori Beta-HCG, cause e conseguenze

Gravidanza extrauterina

Approfondiamo un fenomeno poco frequente, ma che accade: la gravidanza extrauterina. Vediamo i sintomi, cerchiamo di chiarire i valori Beta-HCG e quali sono le cause di questo fenomeno, nonché le conseguenze. Diciamo innanzitutto che la gravidanza extrauterina coglie di sorpresa e sono causa di un vero e proprio trauma dal momento in cui molte donne stanno godendo tranquille la propria gravidanza per poi ricevere la diagnosi di una gravidanza extrauterina. Si è detto che questa gravidanza è un fenomeno poco frequente, riguarda infatti circa l’1%, 2% dei concepimenti, una percentuale che varia in base all’età media della popolazione presa in esame. Più si avanza con l’età e più il rischio di una gravidanza extrauterina aumenta; inoltre una percentuale più alta si riscontra nelle procedure di fecondazione assistita, circa il 4%.

Cos’è la gravidanza extrauterina: sintomi, cause e conseguenze

L’embrione, nel caso della gravidanza extrauterina si impianta all’esterno dell’utero per questo il nome “extra”uterina, dal momento che l’ovulo fecondato si posiziona in una zona differente rispetto a quella in cui normalmente si mette. In una gravidanza normale infatti, lo spermatozoo feconda l’ovulo all’interno della tuba per cui l’embrione che si forma da questo incontro in circa 6 o 10 giorno raggiunge l’utero passando lungo la tuba. Ci sono varie gravidanze ectopiche, ovvero quando l’impianto dell’ovocita fecondato ha una sede diversa dalla cavità uterina, c’è ad esempio quella intrauterina quando l’embrione si impianta nel collo dell’utero, o quelle addominali – molto rare – in cui l’impianto si stabilisce nelle ovaie o all’interno dell’addome e solitamente diagnosticate in fase avanzata. Ancora più rara è la gravidanza eterotopica, ovvero una gravidanza doppia in cui un embrione viene impiantato nell’utero e uno nella tuba.

Le gravidanze ectopiche, e quindi anche quella extrauterina, non provocano particolari sintomi, infatti vengono spesso diagnosticate durante semplici controlli di routine. I sintomi iniziano a farsi sentire verso intorno alla quarta e alla dodicesima settimana. Tra i sintomi più comuni che corrispondono ad un’eventuale gravidanza extrauterina i più comuni sono:

  • crampi, soprattutto nella fase iniziale;
  • bassa pressione sanguigna;
  • sanguinamento vaginale, diverso da quello mestruazione;
  • dolore addominale;
  • dolore alla spalla. Questo è un sintomo che può essere definito anomalo se considerato in relazione alla gravidanza, in realtà il fastidio alla spalla potrebbe essere causato dall’irritazione del diaframma a seguito del sangue nell’addome;
  • fastidio durante l’espletamento fisiologico delle funzioni corporali;
  • fastidio durante la minzione durante i movimenti intestinali.

La causa certa della gravidanza extrauterina è ancora ignota, solitamente il problema si rintraccia nelle tube, ma sembra non dipendere solo da queste. Ci sono molti farmaci che possono alterare la pervietà delle tube. Un’altra causa sono per le malattie trasmesse sessualmente o il dispositivo intrauterino che fanno aumentare il rischio. Tra le cause, oltre quelle elencate c’è l’endometriosi ovvero una patologia che è legata ad una crescita abnormale di cellule presenti nelle tube di Fallopio.

La conseguenza di una gravidanza extrauterina non diagnostica in tempo ha delle serie conseguenze quale quella della rottura della tuba, rottura causata dalla crescita dell’embrione più della capacità di dilatazione delle tube. I sintomi che derivano dalla rottura della tuba sono un forte dolore alla pancia, forti sensazioni di vertigini e un malessere generale. È bene attendere circa dai tre ai sei mesi prima di cercare un’altra gravidanza dopo quella extrauterina.

I valori Beta-HCG e la gravidanza extrauterina

Solo recentemente è possibile diagnosticare abbastanza presto la gravidanza extrauterina. Prima fino alla sesta/ottava settimana di gravidanza (se vuoi puoi approfondire il calcolo delle settimane di gravidanza per contarle con esattezza) non era possibile stabilire se la gravidanza fosse ectopica oppure normale. In quelle settimane la paziente già presentava dolore pelvico, sanguinamenti vaginali, tutti sintomi che abbiamo visto essere associati ad una gravidanza extrauterina. Diagnosticare preventivamente la gravidanza extrauterina permette di evitare la conseguenza della rottura delle tube così e altre problematiche.  Sono vari i test che vengono utilizzati per diagnosticare una tale gravidanza, tra cui l’HCG, quindi la misurazione dei livelli ematici della gonadotropina corionica. Quest’ultimo è una frazione di ormone della Beta-HCG che viene prodotto dalla placenta a partire da quando l’embrione si posizione nell’utero. La concentrazione di questa gonadotropina corionica la si può misurare già dal 7 giorno dal concepimento. Se la gravidanza sta procedendo in modo normale la concentrazione di questo ormone nel primo trimestre aumenta, fino a raddoppiare circa ogni 2 giorni.

Se l’aumento non avviene è un segnale che qualcosa nella gravidanza non sta andando per il verso giusto arrivando ad un aborto spontaneo, se invece la gravidanza è extrauterina allora i livelli di HCG aumentano in modo più lento rispetto alla normalità. Per verificare se la gravidanza che si sta vivendo l’ecografia transvaginale è quella più attendibile perché permette di visualizzare l’impianto delle tube o rilevare eventuale sangue nella cavità addominale.

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