Puntura di zecca sull’uomo: sintomi, cosa fare per riconoscere e curare

Puntura zecca

Delle tante punture di insetto che possono tormentare l’uomo in questo periodo, tra le peggiori c’è sicuramente la puntura di zecca. Scopriamone i sintomi e i migliori metodi per curarsi nel caso in cui si verifichi questa spiacevole evenienza. Ciò che va subito segnalato sulle punture di zecca è che sono molto insidiose non tanto per il dolore, fastidio o prurito che possono provocare, quanto perché, quando si viene punti, può capitare di non rendersene affatto conto, almeno inizialmente.

Non essendo semplice accorgersi del momento in cui si viene punti, spesso si finisce per notare la presenza dell’indesiderato ospite, soltanto a seguito dell’aumento delle dimensioni dell’insetto, dovuto alla scorpacciata di sangue che si è potuto godere, fino a quel momento, indisturbato.

Come riconoscere le zecche e come avviene la puntura

Le zecche sono parassiti esterni che rientrano nella classe degli Arachnidi – come ragni, scorpioni e acari –, le loro dimensioni variano da 5 millimetri a 1 centimetro, in relazione all’età e alla specie. Per riconoscerle, bisogna fare caso alla forma ed al colore del loro corpo: tondeggiante e non distinguibile dalla testa, normalmente di colore nero o grigio scuro o marrone scuro. Le zecche sono animali presenti e diffusi in tutto il mondo perciò il rischio di essere punti non è così remoto, ovunque ci si trovi. Ne esistono diverse tipologie, una macro classificazione che ci può interessare è quella tra zecche molli e zecche dure: le prime restano attaccate al proprio ospite per due giorni al massimo, le secondo arrivano anche a resistere una settimana.

Non esiste un ospite ideale per le zecche, qualsiasi animale – compreso appunto l’uomo – è un potenziale bersaglio. Per riuscire ad agganciarsi alla fonte di sangue, le zecche non spiccano il volo né posso compiere salti straordinari: si fermano invece su una pianta ed attendono che qualcuno si avvicini lì per affondare il loro apparato boccale (il rostro) nella carne dello sventurato passante percependo il calore del corpo degli eventuali ospiti. Le zone dove è più probabile che si nasconda il parassita sono luoghi umidi, ricchi di vegetazione arbustiva e, naturalmente, frequentati spesso da altri animali.

Puntura di zecca: sintomi, rischi per la salute e cure

I sintomi della puntura di zecca nell’immediato, come su anticipato, in pratica non sussistono. Solo a seguito della rimozione dell’animale infatti, può crearsi del gonfiore nella zona della puntura e formarsi una crosta. Se la puntura è in una zona delicata ad esempio vicino l’occhio, il gonfiore più durare anche per qualche giorno. È più raro che si manifestino invece dei sintomi diversi quali febbre, gonfiore dei linfonodi, eruzioni cutanee.  Insomma i sintomi della puntura di zecca non sono gravi, né devono allarmarci. L’aspetto più rognose delle zecche è infatti che queste ultime possono purtroppo trasmettere malattie ed infezioni ben più fastidiose dei sintomi appena visti.

A seconda del tipo di zecca da cui si viene attaccati, ci sono diverse patologie che possono colpirci: senza scendere tropo nei dettagli – considerando che distinguere un certo tipo di zecca da un altro non è certo cosa semplice – basti sapere che tra queste c’è il Lyme: una malattia che sorge per via di un batterio che infetta le zecche e che può essere trasmesso all’uomo. Ancora, la meningocefalite che colpisce il sistema nervoso centrale, la febbre bottonosa, un’infezione batterica detta ehrlichinosi.

Per tutte queste ragioni, se si viene punti da una zecca è estremamente importante innanzitutto rimuoverla il prima possibile: l’operazione va effettuata con delicatezza, impiegando delle pinzette – o anche un filo da avvolgere intorno al corpo dell’animale – e tirando lentamente. Occorre fare attenzione a non staccare il corpo dell’animale lasciando la testa attaccata alla pelle, ma nell’eventualità in cui non riusciate a togliere tutta la zecca, la testa potrà essere rimossa successivamente con un ago, come si fa per le schegge. Dopo di che, sarebbe opportuno andare a farsi visitare per fugare ogni dubbio circa il vostro stato di salute.

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