Dieta del gruppo sanguigno B positivo e negativo: i consigli del Dottor Mozzi

Dieta gruppo sanguigno B Mozzi

Di tutte le diete dimagranti che circolano in giro, quella del Dottor Mozzi è sicuramente tra le più accreditate; si tratta della famosa dieta del gruppo sanguigno. In questo articolo ci occuperemo in particolare di saperne di più su quella riguardante il gruppo sanguigno B positivo e negativo, andando a scoprire tutti i consigli del Dottor Mozzi e cercando di capire quali sono gli alimenti suggeriti per chi appartiene a questo gruppo specifico. Dopo aver scoperto la dieta del gruppo 0 e la dieta del gruppo A positivo, entrambe stilate dal Dr Mozzi, rieccoci con il nostro terzo speciale su questa particolare dieta.

Dieta del Dottor Mozzi: il gruppo sanguigno B positivo e negativo

La dieta dei gruppi sanguigni del Dottor Mozzi riscuote ormai da tempo molto successo, anche per gli ottimi risultati e benefici di chi la applica alla lettera; si tratta di un particolare regime dimagrante che prevede una dieta specifica e diversificata a seconda dell’appartenenza di ognuno ad uno specifico gruppo sanguigno. Secondo questa teoria, infatti, ogni gruppo sanguigno ha alla base una dieta specifica, che consiste nel prediligere alcuni alimenti a dispetto di altri, o nell’eliminazione completa di determinati cibi, a seconda, quindi, delle caratteristiche genetiche. In particolare noi ci occuperemo di scoprire la dieta specifica del gruppo sanguigno B positivo e negativo, andando ad occuparci di sapere quali alimenti bisognerebbe prediligere, perché avrebbero un effetto benefico sul nostro organismo, e quali sarebbero invece quelli da evitare perché dannosi per il metabolismo.

La particolarità di questa dieta è proprio il suo principio fondante: non sono importanti le calorie o le porzioni, infatti, ma semplicemente quello che si assume. Nel caso specifico del gruppo sanguigno B positivo e negativo, secondo l’ideologia di base di questa dieta, bisogna andare ad indagare il momento della comparsa di individui con questo tipo di gruppo sulla terra, e capire su cosa era basata il loro regime alimentare. Gli appartenenti a questo gruppo hanno una natura nomade, che li ha portati nel corso della storia a sviluppare un sistema immunitario particolarmente sviluppato; per quanto riguarda l’alimentazione, quindi, questa rispecchia il modo di vivere degli antichi nomadi delle steppe dediti all’allevamento degli animali, per cui gli individui appartenenti a questo gruppo a tutt’oggi dovrebbero prediligere carne, pesce e prodotti caseari freschi, oltre a parecchia frutta e verdura.

I consigli del Dottor Mozzi sul gruppo sanguigno B positivo e negativo

Studiando l’antica provenienza, quindi, il Dottor Mozzi ha stilato un regime dietetico che indica quali alimenti apportino benefici al gruppo sanguigno B positivo e negativo, e quali invece siano dannosi per l’organismo. Vediamo quali sono i consigli di Mozzi in merito, ricordando innanzitutto che non esiste una differenza di dieta tra chi è Rh positivo e chi è al contrario Rh negativo, poiché il fattore Rh non è discriminante nel campo dell’alimentazione. Partendo dagli alimenti che i portatori di sangue B dovrebbero eliminare, iniziamo dal frumento: considerato dannoso per l’organismo, si dovranno evitare perciò tutti i cibi che derivano da questo alimento, come: pasta, pane, grissini, pizza e qualsiasi altro farinaceo, perché potrebbero portare ad un facile aumento del peso. Sullo stesso piano, da evitare assolutamente sono anche altri cibi come: il mais, il grano saraceno, le lenticchie, il sesamo e le arachidi, che possono portare a ritenzione idrica e senso di stanchezza perenne.

Passando invece ai cibi consentiti per il gruppo sanguigno B positivo e negativo, e a quelli addirittura benefici, è importante ricordare che la carne assume un ruolo fondamentale, vista la natura del gruppo, ma con alcune importanti eccezioni. Il pollo, infatti, è considerato assolutamente un alimento da evitare, mentre via libera ad altro tipo di carne, come fagiano, tacchino, agnello, montone e capretto, e selvaggina tra cui: coniglio, capriolo, cervo, e daino. Anche per quanto riguarda il pesce, bisogna fare dei distinguo: i consigli di Mozzi, infatti, prediligono soprattutto il merluzzo e il salmone, caviale, nasello, sardine, sgombro, sogliola e storione (meglio se crudi), mentre cassano i granchi, i frutti di mare, l’aragosta e i gamberetti, poiché contenenti lectine dannose. Infine sono tollerati i prodotti caseari, a patto di evitare i formaggi grassi stagionati ed affumicati, poiché difficilmente digeribili.

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