Dieta alcalina, menù d’esempio e alimenti consigliati: funziona o è una bufala?

Dieta alcalina

Avete mai sentito parlare della dieta alcalina? Di seguito, saranno esposti i menù caratteristici di questo regime alimentare e gli alimenti più caldamente consigliati dagli esperti. Scopriamo insieme se si tratta di una dieta che conduce ai risultati promessi o se si tratta dell’ennesima bufala. Prima di ogni cosa va tuttavia segnalato che l’obiettivo primario della dieta alcalina non è tanto la perdita di peso (al contrario di altri menù dimagranti come quello previsto dalla dieta dei frullati e numerose altre diete) quanto la riacquisizione del proprio benessere fisico e della vitalità del proprio corpo.

L’elemento fondamentale su cui fa perno tutto il programma nutrizionale della dieta alcalina è il parametro del pH: il ruolo che tale parametro gioca nell’ambito del nostro organismo è infatti cruciale. Tramite questa unità di misura si può stabilire il livello di acidità dei liquidi organici presenti nel nostro corpo: in una scala che va da zero a quattordici, un valore più basso di sette, indica un alto livello di acidità del liquido; quando invece i valori di pH superano sette indicano che il liquido è alcalino, ed il livello di acidità è basso. Una perdurante situazione di acidità dei liquidi dell’organismo, può determinare la nascita di numerosi disturbi e malattie.

Gli alimenti della dieta alcalina e la loro influenza sul pH

L’efficacia dei benefici della dieta alcalina sono collegati all’idea che tramite le scelte che stanno alla base della propria alimentazione, si può influenzare e quindi controllare il livello di acidità dei propri fluidi corporei e mantenerlo al giusto livello, vale a dire leggermente alcalino – da qui il nome della dieta –. Per comprendere se un determinato alimento incide aumentando l’acidità dei fluidi o abbassandola, occorre esaminare le ceneri residue degli stessi: se sono costituite in prevalenza da minerali acidi, allora si tratta di alimenti che incrementano l’acidità, viceversa si invece sono costituite in prevalenza da minerali basici.

Occorre dunque avere ben presente la lista di alimenti così detti alcalinizzanti, così da porli alla base della propria dieta quotidiana e mantenere il tasso di acidità sotto il livello sette, come sopra indicato. Il nutrizionista Robert O. Young, ideatore della dieta alcalina, ha individuato una serie di alimenti adatti allo scopo. I gruppi alimentari da cui non si può assolutamente prescindere sono frutta e verdura: i legumi, la frutta secca ma anche gli alimenti contenenti acidi grassi essenziali – omega 3 e 6 – quali l’olio d’oliva, sono tra i più adatti ad instaurare un processo di alcalinizzazione dell’organismo. Insomma, ci sono anche fondamenti già visti nella classica dieta vegetariana dimagrante.

Le barbabietole, gli spinaci, i cavoli, i ravanelli, le rape, le carote, le bietole, i cetrioli, il sedano, i limone, i funghi, lo zenzero, l’avocado, le noci, l’olio d’oliva e di lino, la lattuga i germogli di fagioli, i broccoli, i cavolfiori, i ravanelli, l’aglio sono gli alimenti di origine vegetale più raccomandati per la dieta alcalina. Per quanto invece concerne la frutta, le mele, i fighi e l’uva sono particolarmente indicati. L’uva in particolare è spesso utilizzata nelle diete per le sue proprietà disintossicanti.

Menù d’esempio della dieta alcalina. Funziona?

Sulla base di quanto detto fino ad ora, ecco alcuni esempi di menù alcalinizzanti adatti per chi voglia intraprendere questo regime dietetico. Al mattino, prima di fare colazione, è consigliata l’assunzione di un bicchiere d’acqua alcalina – quindi con pH superiore a sette – e qualche goccia di olio di germe di grano. La prima colazione, non potrà che essere a base di frutta: si potrà scegliere tra due mele o un bel frullato di mela e carota. A metà mattinata si potrà spezzare la fame con qualche noce ed una tazza di verde.

Per quanto invece riguarda il pranzo, preparatevi ad una tavola ricca di verdura e frutta. È consigliata l’assunzione di 300 grammi di verdura cruda – cetrioli, pomodori, lattuga, ravanelli – di 250 grammi di frutta di stagione da mangiare senza buccia. Anche per lo spuntino pomeridiano, un piatto di frutta fresca e limone è particolarmente indicata. Infine, la cena, che deve essere anch’essa a base di verdure – una passata di verdure fresche sarebbe l’ideale –, può però prevedere anche 200 grammi di carne bianca a scelta o di pesce.

La dieta alcalina, è stata oggetto di numerosi dibattiti e polemiche fin dalla sua ideazione, in particolare, da molti esperti non viene riconosciuto fondamento scientifico dei principi che ne stanno alla base. Ciò nonostante continua ad avere dei sostenitori che le riconoscono oltre alla capacità di far perdere peso anche la proprietà di disintossicare l’organismo.

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